Viaggio in auto con i neonati

Viaggio in auto con i neonati
I dubbi prima di intraprendere un viaggio, più o meno lungo, con un neonato sono leciti, eppure la Sin – Società Italiana di Neonatologia ha dichiarato con chiarezza che «i neonati, contrariamente a ciò che si pensa, possono affrontare ogni tipo di viaggio, purché si presentino le condizioni necessarie al loro comfort». Il suggerimento, se possibile, è solo di attendere la prima decina di giorni dopo la nascita, periodo nel quale alcune condizioni (avvio dell’allattamento, calo ponderale, eventuale ittero…) potrebbero essere da monitorare con la consulenza del proprio pediatra. Poi, si può partire. Programmare un viaggio in automobile è forse la soluzione più semplice: sia per la comodità di gestire gli orari, sia per la facilità di cancellare ‘last minute’ la gita, sia per lo spazio a disposizione per i bagagli che, si sa, possono essere particolarmente ingombranti quando si tratta di bambini piccoli. Ecco alcuni consigli per un viaggio on the road. Dove viaggia il bambino? I bambini devono viaggiare negli appositi seggiolini (secondo la legge, diversi a seconda del peso e dell’età). Anche se, ogni tanto, la tentazione di togliere il bimbo da quella posizione poco comoda si fa irresistibile, non bisogna cedere: piuttosto, optare per una sosta aggiuntiva. Un suggerimento utile è di provare, prima della partenza, a posizionarlo nel seggiolino e vedere come si comporta, magari abituandolo giorno per giorno a tragitti sempre più lunghi. Quando partire? Aspettare l’orario della nanna o programmare la partenza dopo cena potrebbero essere modi per alleggerire il viaggio: il bambino dormirà per parte del tragitto. Parola d’ordine, dunque: seguire i suoi ritmi. Che precauzioni prendere? In auto è bene non abusare dell’aria condizionata, posizionandola – se necessaria – a temperature non molto inferiori a quelle esterne, e comunque non al di sotto dei 22-23 gradi (ed è una buona idea arieggiare gli interni di tanto in tanto). Occorre inoltre prevedere una sosta ogni due ore circa e ogni volta che il bambino deve essere nutrito. Vestirlo con tessuti e fibre naturali potrebbe rendere il viaggio più confortevole. Come intrattenerlo? Ci sarà comunque un momento in cui il bambino sarà sveglio. I neonati, si sa, modulano la giornata secondo il ritmo pappa/nanna. Appena sono un po’ più grandicelli, invece, reclamano attenzioni di altro genere. Per questo si consigliano giocattoli adatti all’età, libricini morbidi per attività manuali e sensoriali (e anche per i dentini!), cd con canzoncine o una playlist pronta caricata sul cellulare. Anche le audiostorie sono un piacevole intrattenimento. Ricordate poi il suo kit per il viaggio: cambio di pannolini cambio di vestiti scorta di ciucci copertina per la nanna fazzoletti (per le emergenze) e salviette umidificate acqua e bevande varie (se è già svezzato) snack salati e dolci in confezione monodose a portata di mano (per i più grandi).

Dopo 30 minuti di viaggio

Secondo uno studio dell’Università di Bristol, i neonati, perlopiù quelli nati prima del termine (età compresa tra 13 giorni e due mesi e peso medio di 2,5 chilogrammi), durante i viaggi in auto mostrano segni di carenza di ossigenazione dopo circa 30 minuti. Il capo, ciondolando, occlude in parte le vie aeree e il piccolo fa fatica a respirare. Una conferma dell’importanza di fermarsi più volte durante il tragitto.

Tratto da Nascere Mamma | di Lucia Modici