Tablet per bambini: mamma posso usarlo?

Tablet per bambini: mamma posso usarlo?
Non se ne parla ancora abbastanza. E, infatti, solo il 29% dei genitori chiede consiglio ai pediatri riguardo all’utilizzo dei tablet per bambini e degli strumenti digitali. Ma quali sono i rischi per la salute psicofisica dei bambini che li usano quotidianamente?

Tablet per bambini: lo stato attuale

Sul web girano dati che fanno rabbrividire: negli Stati Uniti il 92% dei bambini inizia a usare i device entro il primo anno di vita e, a 2 anni, i piccoli ne fanno un uso giornaliero. In Italia la situazione è migliore, ma non ottimale: il 20% dei genitori lascia il cellulare ai propri figli di un anno per intrattenerli, percentuale che sale al 70% al secondo anno di vita. Per non parlare dei bambini della scuola materna: l’80% usa il cellulare. Eppure, già 2 anni fa la Società Italiana di Pediatria aveva drizzato le antenne monitorando il fenomeno ed esprimendo la propria opinione sulla rivista Italian Journal of Pediatrics dopo aver eseguito un’approfondita analisi della letteratura scienti-fica per valutare gli effetti positivi e negativi sulla salute fisica e mentale dei bambini, al fine di stabilire l’età più appropriata per l’esposizione ai media device e le corrette modalità.

Tablet per bambini: mai prima dei due anni

Mai prima dei 2 anni Su questo i pediatri sono concordi: l’uso dei touchscreen potrebbe interferire con lo sviluppo cognitivo dei bambini. I bambini piccoli, infatti, necessitano di fare esperienza diretta e concreta degli oggetti e degli strumenti, in modo da affinare il pensiero e la capacità di risolvere i problemi. Per di più, non esiste alcun valido sostituto dell’interazione diretta con i genitori. Il bambino di età inferiore ai 3 anni potrebbe certo apprendere nuove parole attraverso i video, ma solo se la visione avviene in presenza del genitore, che aggiunge altre informazioni verbali e non verbali durante lo svolgimento delle sequenze. Allo stesso tempo, studi recenti hanno dimostrato che anche l’utilizzo di device da parte dei genitori influenza la sicurezza del bambino, il suo benessere psichico e le interazioni familiari. Questi strumenti, interferendo nella relazione diretta tra bambino e genitore, possono infatti avere un impatto sullo sviluppo cognitivo, linguistico ed emotivo. I genitori dovrebbero dare il buon esempio: i bambini sono grandi imitatori.

Quando cresce: tablet gioco con moderazione

Anche quando il bambino cresce è necessario limitare l’uso a un massimo di 1 ora al giorno nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e a un massimo di 2 ore al giorno in quelli di età compresa tra i 5 e gli 8 anni: sono queste le principali raccomandazioni della SIP, elaborate sulla base di evidenze scientifiche relative alle interazioni tra l’suo dei device e lo sviluppo neurocognitivo, il sonno, la vista, l’udito, le funzioni metaboliche, le relazioni genitori-figli e lo sviluppo emotivo in età evolutiva. Per non parlare di conseguenze indirette come il rischio di sovrappeso e l’incapacità di instaurare relazioni sociali coi coetanei. Alcune evidenze suggeriscono inoltre che c’è una correlazione tra utilizzo di tablet e dolore posturale: anche bambini di appena 8 anni possono infatti aver bisogno di cure per cefalea, dolore a collo e spalle e postura scorretta, in quanto spendono molto tempo davanti agli schermi, inclusi quelli dei cellulari. Anche la vista patisce gli effetti di un’esposizione continua agli schermi di smartphone, tablet e PC, con disturbi che vanno dalla secchezza oculare all’esotropia acquisita concomitante, una tipologia di strabismo dovuta alla distanza troppo ravvicinata tra occhi e device. L’udito è un altro dei sensi che possono essere compromessi da una precoce e prolungata esposizione a intensi livelli di rumore senza periodi di interruzione: alterata percezione dei suoni, con possibili interferenze nello sviluppo del linguaggio e nella socializzazione.

Il sonno

L’uso dei dispositivi multimediali può interferire con la qualità del sonno attraverso l’incremento di una stimolazione psicofisiologica causata sia dai contenuti stimolanti sia dall’esposizione alla luce chiara. Questa può avere un impatto sul sonno ritardando il ritmo circadiano quando l’esposizione avviene durante la sera. Inoltre, il sonno può essere influenzato negativamente dalle radiazioni elettromagnetiche.

Buon senso e tablet educativi

In generale, comunque, la SIP non intende portare avanti una criminalizzazione delle tecnologie digitali, riconoscendo al contrario l’impatto positivo di alcune applicazioni sull’apprendimento in età prescolare, purché usate insieme ai genitori e per un lasso di tempo contenuto. Liberamente tratto da articolo di Laura Sciolla su Nascere Mamma