Mamme a 40 anni

Mamme a 40 anni

C’è un primato che tocca l’Italia in ambito ‘cicogna’: un bambino su cinque è figlio di mamme che hanno compiuto 40 anni. Un vero record in Europa. Rimanere incinta over 40 è ormai una condizione normale nel nostro paese, legata in parte ai mutamenti sociali odierni e in parte a scelte di natura personale. Tanto più che, sebbene superata questa età le possibilità di avere una gravidanza si riducano notevolmente, la Fivet e altre tecniche d’inseminazione artificiale possono dare risposta anche ai casi più complessi (è bene ricordare che anche la fertilità maschile, dopo i 35 anni, subisce una flessione). Non solo: una volta riusciti nel concepimento, la gravidanza potrebbe manifestare complicanze legate all’età: il diabete gestazionale, la placenta previa, l’emorragia post partum, la preeclampsia; aumentano inoltre i rischi di gravidanza extrauterina, parto prematuro e aborto spontaneo, di anomalie cromosomiche (come per la sindrome di Down che, dopo i 45 anni, può verificarsi in un bambino su 35 rispetto all’1 su 1500 per le mamme ventenni). E poi tutti gli stress a cui il corpo è sottoposto.

Ma la generazione X (detta anche Boomerang o Peter Pan, per la sua propensione a ritardare alcuni tradizionali riti di passaggio prima di entrare nell’età adulta) ha preso ormai questa strada. Con vantaggi da non sottovalutare, secondo alcuni esperti: diventare madre ‘in ritardo’ significa aver preso una decisione in modo ponderato e consapevole; aver acquisito una maggiore stabilità (sia economica che emotiva), una più ampia consapevolezza dell’impegno richiesto, una capacità di gestione della serenità interiore più completa. Studi specifici hanno rilevato che le mamme over 40 sono più presenti nella vita dei figli, riducendo così il numero di incidenti casalinghi, e li preparano meglio alle esperienze prescolastiche e scolastiche. D’altra parte, c’è chi fa notare come i 40 anni siano uno spartiacque nella storia di una donna, il momento in cui inizia una nuova metà della vita: con una gravidanza, si andrebbero a unire due fenomeni naturali, la maternità e la maturità individuale. Rimanere incinta diventa un trampolino per rinnovarsi in una ‘seconda fase della vita’: la manager in carriera che ora è pronta per diventare madre; la figlia che si sente in colpa per non aver ancora dato dei nipotini ai genitori; la donna che dopo anni di precarietà va alla ricerca di una stabilità. L’orologio biologico suona per ciascun individuo in maniera del tutto personale. L’importante è affrontare questa bella avventura con serenità e rivolgendosi a personale medico esperto, che possa guidare nel percorso, anche con esami e controlli adeguati.

Tratto da Nascere Mamma | di Laura Sciolla