Le nuove regole per il modello ISEE

Le nuove regole per l'isee

Il modello isee: cos'è

ISEE sta per indicatore della situazione economica equivalente. Il modello isee ed è uno strumento che serve a valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie italiane. Tiene conto di reddito, patrimonio (mobiliare e immobiliare), possesso di veicoli e caratteristiche del nucleo familiare (per numerosità e tipologia). Si calcola di norma sulla situazione patrimoniale e reddituale dei 2 anni precedenti. Per richiedere l’ISEE è necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica o DSU. Vi sono diverse tipologie di ISEE a seconda degli ambiti di richiesta: ISEE ordinario, ad esempio per fare domanda dei bonus; ISEE sociosanitario, per richiedere prestazioni sanitarie per persone non autosufficienti; ISEE Università, per le tasse e le borse di studio; ISEE per i minorenni, che consente di richiedere prestazioni rivolte a figli minori i cui genitori non sono né coniugati né conviventi, tra cui il bonus bebè; ISEE corrente, utile a fronte di cambiamenti significativi recenti.

Documenti calcolo isee

Chi è interessato a ottenerlo deve compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), da presentare all’ente che eroga direttamente la prestazione sociale, al proprio Comune o al CAF, il centro di assistenza fiscale. Da qualche tempo è anche possibile compilarlo direttamente online attraverso il sito dell’INPS, dove si trova il modello di dichiarazione ISEE precompilata, eventualmente da personalizzare. Sempre sul sito dell’INPS è poi presente, nella sezione ISEE Riforma, un programma di simulazione che permette in pochi passi di acquisire un’idea di massima della cifra a cui potrebbe ammontare l’ISEE del proprio nucleo familiare. Un strumento comodo, che permette di avere una misura, almeno indicativa, del beneficio che la famiglia potrebbe trarre presentando il proprio ISEE.

l'Isee: le novità del 2021

Ma la novità del 2021 è il fatto che l’ISEE andrà rinnovato il 31 gennaio di ogni anno. Il documento rilasciato nel 2020, scaduto il 31 dicembre dello stesso anno, avrebbe dovuto quindi essere rinnovato entro fine gennaio per garantire la continuità dei benefici. Una volta ottenuto, l’ISEE 2021 è valido fino a fine anno. Se invece è la prima volta che viene richiesto, risulta ininfluente che sia chiesto in gennaio o in autunno. Se, però, nei 2 anni precedenti ci sono state particolari variazioni reddituali, patrimoniali e familiari (ricordiamo che nel DSU bisogna sempre riferirsi alla situazione dei 2 anni appena trascorsi), allora, insieme all’ISEE ordinario, è oggi possibile richiedere l’ISEE corrente. il 2020 ha infatti fatto vivere a molte famiglie italiane scenari senza precedenti: la crisi economica si è espressa anche con milioni di ore di cassa integrazione e migliaia di posti di lavoro persi. Pertanto la normativa ha cercato di adeguarsi dando la possibilità di aggiornare il valore ISEE per quei cittadini che hanno visto peggiorare la propria situazione lavorativa o economica. Per certificare questa nuova condizione bisogna ricorrere all’ISEE corrente che, ad oggi, ha una durata di 6 mesi: è necessario prima inoltrare la domanda dell’ISEE ordinario e, una volta ottenuta la certificazione, si può richiedere quello corrente dichiarando, tra le altre cose, quanto si è percepito nei 12 mesi precedenti alla richiesta. Ti può interessare anche l'articolo : Assegno unico familiare: approvata la legge di Laura Sciolla