Giocattoli fatti in casa, che divertimento!

Giocattoli fatti in casa, che divertimento!

Giocattoli fatti in casa, che divertimento!

Fin dai primi mesi, per i bambini giocare è fondamentale, quanto nutrirsi o dormire. E non servono giocattoli o attività-gioco particolarmente strutturati. Al contrario, praticamente qualunque cosa può tramutarsi in un fantastico viatico per la scoperta e in un divertimento entusiasmante. Noterete che il bambino è potenzialmente incuriosito da tutto: afferrato un oggetto lo osserva, prova a metterlo in bocca, infila le dita nei buchini, se lo passa tra i capelli e lo scuote per sentire che rumore fa (e i bambini adorano tutto ciò che fa rumore). Per stimolare i nostri figli al gioco e aiutarli a crescere, spesso è sufficiente utilizzare gli oggetti che abbiamo in casa, insieme a un po’ di fantasia.

Giocattoli fai da te

DAI 3 MESI CALZINO PAPERINO Rumori, suoni, materiali e consistenze diversi: tutto nella prima marionetta del vostro bambino. Createla con le vostre mani e otterrete un gioco unico e non stereotipato. Materiali: ■ un calzino bianco ■ pennarello per tessuti ■ perline colorate, paillette, bottoni ■ panni di feltro o pannolenci colorati (giallo, arancione, azzurro) ■ ago per la lana e fili di lana colorati ■ un campanellino ■ piccole piume gialle Infilate il calzino nella mano sinistra (nella destra se siete mancini), disegnate con il pennarello la forma degli occhi e un rombo per il becco. Cucite due bottoncini colorati sugli occhi, poi tagliate due triangolini dal panno arancione: cucite il primo lungo i due lati superiori del rombo-becco, il secondo lungo il contorno inferiore. Su un panno giallo disegnate e ritagliate due ali, su un panno azzurro una coda e un ciuffetto più piccolo, poi cucite le ali ai lati del calzino, la coda sul retro e il ciuffo in cima. Prendete le piumette e cucitele un po’ dappertutto; attorno al collo del paperino cucite perline colorate e paillette, a mo’ di collana, e al centro il campanellino. Avete confezionato un grazioso paperino, ma con un po’ di fantasia potrete creare gattini, orsetti, gnomi e qualunque altra cosa suggerisca la vostra fantasia.

Un calzino, mille storie

Indossate il paperino in una mano: muovete le dita e fatelo parlare in modo buffo, fatelo saltellare – così il campanellino suonerà – avvolgete le mani del bambino nelle piume e ‘mordetegli’ il nasino con il becco, raccontate una piccola storia. Rapirete definitivamente la sua attenzione. 12-24 MESI TRAVASI IRRESISTIBILI Ecco un giocattolo di manipolazione semplice – e ottimo per affinare la coordinazione oculo-manuale – per intrattenere il bambino mentre preparate la cena. Fatelo cucinare con voi, ne sarà entusiasta. Materiali: ■ un vecchio lenzuolo ■ pentoline, bicchieri di plastica, piccoli recipienti ■ cucchiai, mestoli pasta corta cruda di vario formato: penne, farfalle, conchiglie, fusilli… Stendete sul pavimento della cucina il lenzuolo, fatevi sedere il bambino e posizionate attorno a lui contenitori, pentole e cucchiai; in alcuni mettete un po’ di pasta (basteranno cinque o sei penne qui, altrettanti fusilli là…). Ora chiedete al bambino di cucinare con voi, offrendogli magari anche qualcuno degli ingredienti che state usando, come una carota, un po’ di prosciutto… Vedrete che il vostro piccolo sarà entusiasta e si impegnerà al massimo a travasare e mescolare per tutto il tempo. Varianti colorate Se, dopo i giochi, prevedete di avere un po’ di tempo per le pulizie, oltre alla pasta potete dare al bambino un bicchiere di farina gialla e uno di polvere di caffè. Non c’è nulla di meglio per un bel gioco di travasi. IL PIACERE DI GIOCARE Secondo lo psicologo Jean Piaget (1896-1980), il bambino svolge ripetutamente una certa attività – tanto più se l’ha appena scoperta – per il puro piacere di farlo. Quindi per gioco. Almeno per i primi anni, mentre gioca la sua attenzione è tutta rivolta all’oggetto – dunque al mezzo del suo giocare – e non al fine. Il bambino piccolo ama versare l’acqua da un bicchiere all’altro perché gli piace vederla e sentirla cadere; e scarabocchia per il gusto del gesto e la sorpresa dei colori, non ancora per fare un bel disegno da regalare alla mamma.