Se siete proprietari di un gatto o di un cane – ma anche in caso contrario, perché questi animali si incontrano spesso, a casa di amici, in giro al guinzaglio, al parco… – è bene che prestiate attenzione quando vengono in contatto con i bambini. Persino l’animale domestico più docile, tollerante e disciplinato, capace di sopportare di buon grado lunghe sessioni di gioco e strapazzamenti, talvolta può reagire, mordendo o graffiando. Quando ciò accade, si scatenano le domande: come si cura la ferita? Bisogna andare al pronto soccorso o chiamare il pediatra? Servirà l’antitetanica, o magari l’antibiotico? E poi, perché l’animale si è comportato così? Cosa avremmo dovuto fare per evitare l’incidente? Grazie alla consulenza della dottoressa Valentina Bruson, medico veterinario, abbiamo stilato un decalogo per prevenire eventi spiacevoli e farsi trovare pronti in caso di morsi e graffi.
PRIMA
1 Non lasciare mai il bambino da solo con l’animale, che sia vostro o meno.
2 Insegnargli come si accarezzano cane e gatto: non avendo completa percezione della propria forza fisica, il bambino rischia di picchiare l’animale, più che accarezzarlo, di spaventarlo e suscitarne l’aggressività.
3 Lasciare sempre una via di fuga al l’animale. Spiegare al bambino che non si mettono le mani nella ciotola del cane e non gli si strappano gli oggetti di bocca.
4 Anche cane e gatto vanno educati: dobbiamo conoscere bene i nostri amici a quattro zampe e il loro livello di sopportazione; mai sottovalutare un cane aggressivo, che spesso va gestito con l’aiuto di un comportamentalista.
5 Se l’animale è sconosciuto ma accompagnato, il genitore chiede al proprietario se è possibile accarezzarlo, e lo fa sempre per primo; solo in seguito il bambino può seguire il suo esempio.
6 Se è randagio, lo si accarezza – con tutte le dovute cautele e precauzioni – solo se è lui ad avvicinarsi.
DOPO
7 In caso di morso o graffio, lavare bene la ferita con acqua e sapone, eliminare eventuali materiali estranei e disinfettare. Evitare medicazioni occlusive.
8 Controllare la ferita nei giorni successivi: non dovrà gonfiare né infettarsi.
9 Se la parte lesa è estesa o stenta a guarire, contattare il pediatra o rivolgersi al pronto soccorso: verrà valutata la necessità di un antibiotico e di una vaccinazione antirabbica (l’antitetanica è invece inclusa tra i vaccini previsti dal Sistema Sanitario Nazionale).
10 Consolare il bambino, non farlo preoccupare ed evitare di dare troppo peso all’accaduto, perché non abbia in futuro paura degli animali.
Tratto da Nascere Mamma |di Nora Cinaschi
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