Assorbenti post parto

Assorbenti Post Parto Per La Mamma

Il periodo del puerperio, ossia la finestra temporale che intercorre dal momento del parto fino al ritorno alla normalità degli organi genitali femminili, dura mediamente 40 giorni ed è caratterizzato dalla produzione di lochi.
Queste perdite ematiche, dette anche lochiazioni, sono il risultato dell’attività contrattile intrapresa dall’utero per tornare alla sua forma iniziale.
Esso infatti opera delle contratture che producono fuoriuscite ematiche dapprima copiose e costanti, poi sempre più esigue e sporadiche fino alla loro completa cessazione.

 

Assorbenti Post Parto Per La Mamma

Per una serie di motivi diventa quindi indispensabile l’utilizzo di assorbenti post parto. Se da un lato forniscono una protezione per l’apparato genitale femminile già fortemente provato (soprattutto se si è verificata una lacerazione, o è stata effettuata un’episiotomia o ancora sono stati apposti dei punti di sutura), dall’altro svolgono la mera funzione di raccoglimento delle perdite ematiche.

I materiali degli assorbenti post-parto

Il materiale che li compone è triplice ed ipoallergenico: in fibra naturale (come cotone e bamboo) per la parte a contatto con pelle e mucose, plastico per la parte in appoggio alla biancheria, e in tessuto elastico per la struttura di sostegno e contenimento.
Solo la parte deputata all’attività di filtro incanalatore e materiale assorbente è a base di cellulosa e polimeri. In ogni caso tutto il dispositivo è privo di additivi chimici.
Bisogna infatti prestare attenzione alla tipologia di materiale costituente la parte a contatto con i genitali: a seconda del grado di irritazione subita durante la fase espulsiva, bisognerà impiegare i tessuti naturali più idonei ad evitare che la cicatrizzazione di eventuali ferite si attacchi alla struttura del pad.
Una volta scelto l’assorbente post parto in cotone (o bamboo) più indicato per le proprie necessità, si deve considerare il grado di assorbimento dello stesso, poiché a seconda del periodo del puerperio in cui ci si trova, la quantità di perdite ematiche sarà ben differente e di diversa consistenza. A questo proposito ci si deve rifare alla simbologia riportata sulla confezione dei dispositivi: un numero variabile tra 1 e 4 gocce rappresenta la quantità di flusso che può essere intrappolato nel pad (1 per un flusso leggero, 4 per un flusso abbondante)

Forma degli assorbenti dopo parto

Ci sono poi differenti forme disponibili di assorbenti dopo parto sul mercato (es. farmacie, supermercati, negozi online), ma in realtà ognuna è valida poiché la forma è anatomica, e quindi si adatta facilmente alla conformazione del bacino della neomamma.
Trattandosi di dispositivi ad uso esterno devono essere considerati monouso o, se si vuole contribuire alla salvaguardia dell’equilibrio ambientale, si può optare per un assorbente riutilizzabile, cioè lavabile dopo ogni suo utilizzo.
Si può scegliere tra la forma ergonomica da alloggiare sulla biancheria intima grazie a delle striscette adesive, una forma con “ali” (che scongiurano le fuoriuscite laterali), una forma a slip (che avvolge anche la zona della vescica) o una forma a mutanda (che avvolge con una banda elastica fino all’ombelico).
Infine, ogni quanto cambiare l’assorbente? L’ideale sarebbe sostituirlo ogni 4-8 ore, ma siamo d’accordo che si possa aumentare la frequenza nel caso di bisogno.

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