Il web in aiuto dei genitori

Il web aiuta i genitori
Comodamente seduti sul divano, sono sufficienti un device e una connessione per entrare in un mondo di comodità e ‘utilità’ specificatamente studiate per accompagnare la vita dei genitori.

Utilità per cercare un pediatra

Per fare qualche esempio, SOS Pediatra è un’app che permette di trovare rapidamente un pediatra disponibile a effettuare una visita privata a domicilio oppure a fissare un videoconsulto pediatrico. In tempi di COVID, ovviamente, la scelta è di puntare soprattutto sull’appuntamento online, che resta un ottimo servizio quando i genitori hanno difficoltà a trovare un pediatra a disposizione in tempi brevi per risolvere i dubbi. Sul sito sono indicati i costi per ogni consulto.

Per chi cerca una baby sitter

Pullulano, poi, le piattaforme per la ricerca di babysitter. Con pochi clic è possibile visionare tutte le babysitter della zona, valutare i profili e contattarle, per poi definire il colloquio e scegliere la candidata ideale. I siti disponibili sono diversi, tra cui Sitly, Le Cicogne, Sitterlandia.

Per organizzare un viaggio con i bambini

Tribe Trip, invece, è un tour operator specializzato in viaggi: grazie a questo sito è possibile prenotare viaggi coordinandosi con altre famiglie giramondo (con bambini).

Utilità per imparare

E non mancano siti e app più focalizzati sull’educazione: da Duolingo, per l’apprendimento delle lingue straniere, a Pianeta Bambini, ricco di materiali divertenti per l’intrattenimento dei più piccoli, divisi per età.

Le community di genitori

Ma dato che il web è anche aggregazione, non mancano community dedicate alle mamme e ai papà. Compresi i genitori single, come nel caso di Gengle: nato come social network (nel senso intrinseco di rete sociale) proprio per favorire la socializzazione dei genitori soli, oggi Gengle offre consulenze psicologiche gratuite. Gi Family è un’ulteriore community per offrire risposte a tutte domande tipiche dei genitori: perché il mio bambino non dorme? Perché non mangia? Come si gestiscono i terrible two? L’idea è creare una famiglia allargata, un gruppo di genitori che possono discutere dei propri dubbi, anche con il supporto di specialisti. Genitore Informato prevede un costo mensile per entrare nell’area riservata e usufruire quindi delle consulenze.

Gruppi su Facebook

Anche su Facebook spopolano le community, come MaMi Club, un gruppo privato con oltre 29mila iscritti, o meglio iscritte, visto che è riservato alle mamme che sentono il bisogno di confrontarsi. E sappiamo bene quanto sia importante, soprattutto nei primi anni di vita del proprio bambino.
Secondo l’indagine We Are Social 2020, ben l’82% degli italiani è attivo online e il 58% lo è sui social. Gli smartphone si confermano uno strumento sempre più diffuso, con 36 milioni di utenti.
Tratto da Nascere Mamma | di Carlotta Cordieri