Un puzzle per Natale

Un puzzle per Natale

Alcuni anni fa, una ricerca dell’Università di Chicago ha evidenziato che fare puzzle non è un semplice intrattenimento: i bambini che ci giocano allenano capacità spaziali e matematiche importanti, che torneranno loro molto utili da grandi. Lo studio, denominato Early Puzzle Play, è stato condotto su un campione di 53 coppie genitore-bambino (tra i 2 e i 4 anni circa), di diversa estrazione socioeconomica. A mamme e papà è stato chiesto di interagire e giocare col figlio come d’abitudine, mentre venivano filmati per sessioni di 90 minuti ogni 4 mesi. Innanzitutto, è emerso che circa la metà dei genitori ha proposto di fare insieme un puzzle, gioco che da generazioni accompagna l’infanzia (e non solo quella) di tantissime persone, senza distinzione di genere.

Al compimento del 54° mese d’età (circa 4 anni e mezzo), ai bambini sono stati somministrati dei test per accertare le loro abilità nel ruotare e traslare le forme (ad esempio il ‘children’s mental transformation task’): a ottenere i risultati migliori sono stati coloro che nel tempo hanno giocato spesso a puzzle. Secondo la psicologa Susan Levine del Cognitive Development Lab dell’Università di Chicago, l’esito della ricerca è interessante poiché l’abilità di trasformare mentalmente le forme è un predittore delle prestazioni nelle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Math). Altre due particolarità: è emerso che a impegnare più frequentemente i figli nel gioco del puzzle sono stati i genitori con reddito più elevato; inoltre, sono stati i maschietti a riscuotere i migliori risultati nei test.

Se ai vostri bambini piace fare puzzle, incoraggiateli: sarà un ottimo allenamento per le loro future abilità matematiche e spaziali. Viceversa, se avete figli già grandini che a scuola dimostrano predisposizione per le materie scientifiche, provate a riflettere su quali sono stati i loro giochi preferiti da bambini: probabilmente amavano i puzzle.

Pare, inoltre, che già nella prima infanzia la correlazione tra uso dei puzzle e acquisizione di nuove abilità sia strettissima: i bambini che ci giocano molto tra i 24 e i 36 mesi si sanno muovere meglio nello spazio e sono capaci di maggiore attenzione e partecipazione.

I BENEFICI

I puzzle sono un intrattenimento costruttivo, intelligente e divertente.

Migliorano la concentrazione, la manualità e le capacità di osservazione.

Rilassano, allenano la pazienza e allentano lo stress.

Ci si può giocare da soli o in compagnia.

Favoriscono lo sviluppo delle abilità spaziali e il coordinamento.

Rafforzano la memoria.

Facilitano capacità logica e intuizione, promuovono il ragionamento.

Stimolano la capacità di mettere in ordine.

Agevolano il raggiungimento di uno scopo.

di Tea Guidi ( estratto da Nascere Mamma | Inverno)