Sostenere uno sviluppo di qualità attraverso l'approccio psicomotorio

Sostenere uno sviluppo di qualità attraverso l'approccio psicomotorio

Sostenere uno sviluppo di qualità attraverso l'approccio psicomotorio

Le tappe psicomotorie, per molti genitori, rappresentano degli appuntamenti che stabiliscono una misura dello sviluppo del bambino durante le visite periodiche dal pediatra. La divisione in tappe, dell' approccio psicomotorio, di fatto arbitraria, può tuttavia costituire un canale privilegiato per il sostegno all’autonomia: il movimento, da 0 a 3 anni, rappresenta la base per la costruzione di affettività, sicurezza di sé, intelligenza, creatività, linguaggio e socializzazione. È per questo che, a partire dal 2°-3° mese, diventa fondamentale offrire al piccolo uno spazio a terra dove, attraverso lo sgambettio e i primi movimenti involontari, potrà iniziare a sperimentare piccoli disequilibri e i propri confini, percependo il peso del proprio corpo e il contatto con la superficie; anche la posizione a pancia in giù, inizialmente per pochi istanti al momento del cambio, rappresenterà un’insostituibile palestra per la muscolatura di collo, spalle, addome e bacino, coinvolti tutti nelle successive conquiste posturali. L’adulto, dunque, non si porrà come un dispensatore di stimoli, ma come un facilitatore di esperienze a partire dalle iniziative motorie del piccolo: un leggero tocco sul culetto per raggiungere la posizione sul fianco e l’oggetto desiderato, un aiuto a tornare a pancia in su al primo accenno di fatica e frustrazione. Lo spazio a terra, che potrà essere man mano ampliato, permetterà al genitore di accostarsi al gioco del bambino, fargli sperimentare vicinanza e distanza, gestendo e sostenendo con equilibrio libertà di espressione corporea e limiti ambientali: ogni bambino, infatti, col proprio stile percettivo sarà messo nelle condizioni di poter formulare un progetto di spostamento e, attraverso innumerevoli tentativi, di realizzarlo. Che esperienza la mano di mamma, l’appoggio su una spalla, forza di addominali e hop! Sono seduto! Che emozione il sedere che dondola avanti e indietro, la voce di papà che mi aspetta con la palla. Libero una mano, la gamba opposta e hop! Gattono!

TAPPETO VS BOX

Dovendo rendere la casa a misura di bambino, è preferibile iniziare ad allestire da subito uno spazio a terra, che potrà diventare col tempo spazio gioco, lettura o, quando il fasciatoio sarà scomodo, anche il posto ideale per un cambio veloce. Il tappeto potrà essere formato da piastrelle assemblabili di gomma, in modo da occupare inizialmente uno spazio in tutte le stanze dove si trascorre più tempo, e, intorno ai 4-5 mesi, una superficie più ampia (minimo 1,5x1,5 metri) nella stanza giorno. I vantaggi rispetto al box? Sperimentare vicinanza/distanza nei confronti dell’adulto e degli oggetti, attraverso le prime esperienze di separazione e di profondità dello spazio.

Tratto dalla rivista "Nascere Mamma" | A cura di Agnese Murè

Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva – Asl Vc