Mamma, che latte mi dai?

Mamma, che latte mi dai?

Mamma,che latte mi dai?

Mettiamo a confronto latte materno e latte artificiale, illustrandone relativi vantaggi e caratteristiche. Per rispondere a uno dei grandi quesiti delle future e neomamme. Meglio il latte materno o quello artificiale? Questa è una delle domande più frequenti che si pongono le mamme, affrontata durante i corsi preparto e nelle conversazioni tra neo e futuri genitori. Una risposta ce la offre il sito del Ministero della Salute, che alla voce allattamento scrive: «Il latte materno è il modo normale di alimentare i neonati, anche prematuri, e i bambini piccoli. Possiede tutti i nutrienti necessari nella prima fase della loro vita e contiene sostanze in grado di proteggerli da infezioni e favorirne il corretto sviluppo». E la comunità scientifica, dall’Oms all’Unicef fino ai singoli pediatri, si dice d’accordo, raccomandando alle madri di allattare al seno almeno fino al sesto mese, salvo indicazioni diverse (nel neonato, malattie metaboliche come galattosemia o fenilchetonuria; nella madre, Hiv, Herpes simplex a livello del capezzolo, Herpes zoster, tubercolosi, trattamenti chemioterapici…). L’allattamento al seno – che in Italia riguarda circa il 85,5% delle mamme e in media si protrae fino a 8,3 mesi, esclusivo fino a 4,1 (dati del 2013) – può proseguire fino a quando madre e figlio lo desiderino, fermo restando l’avvio dello svezzamento verso i sei mesi. Ciò detto, una mamma è libera di ricorrere al latte artificiale «per propria scelta oppure può doverlo fare per reale scarsa produzione di latte proprio, per l’esistenza di una controindicazione ad allattare al seno, o perché deve tornare al lavoro. In ogni caso, non deve essere in alcun modo colpevolizzata». Sono nuovamente parole del Ministero della Salute, e noi non possiamo che dirci d’accordo: se è scientificamente provato che il latte materno sia l’alimento migliore per il neonato, vanno però considerate come altrettanto prioritarie le ragioni che portano una mamma a decidere diversamente (latte che non arriva o è poco, capezzoli introflessi o sanguinanti, motivi di ordine pratico, lavorativo, psicologico…), nella convinzione che la priorità della mamma sarà sempre il benessere proprio e del suo bambino.

I PRO DEL LATTE MATERNO

Per il bambino Offre qualità e quantità ‘giuste’ di proteine per lo sviluppo e la salute del piccolo. La sua ‘formula’ muta in rapporto alle esigenze del lattante che cresce. È sempre pronto, fresco, alla temperatura giusta. Protegge il bambino da infezioni respiratorie, asma, otite, diarrea, diabete… Migliora lo sviluppo della vista. Riduce il rischio di patologie e mortalità nei prematuri. Per la mamma L’allattamento rafforza il legame d’intimità emotiva con il bambino (bonding). Aiuta a smaltire i chili di troppo accumulati in gravidanza. Riduce il rischio di osteoporosi. Previene alcuni tumori al seno e all’ovaio. È gratuito e pratico. Migliora il benessere psicologico della madre. Riduce il rischio di depressione post parto.

I PRO DEL LATTE ARTIFICIALE

Le poppate in genere sono meno numerose. Il lattante non risente della dieta della mamma o dell’eventualità che assuma farmaci. Riduce lo stress di mamma e bambino quando l’allattamento al seno si avvia con difficoltà. Gioie e fatiche dell’allattamento possono essere divise tra i genitori ed estese a nonni e zii. Niente tiralatte (tanto utile quanto scomodo, lento e spesso frustrante). MA COS’È IL LATTE ARTIFICIALE? Detto anche latte formulato, è concepito per sostituire o integrare il latte materno, alla cui composizione si avvicina il più possibile. Tutti i nutrienti essenziali figurano in quantità appropriate, per soddisfare le esigenze nutrizionali del lattante; tuttavia, non sono presenti fattori di difesa contro le infezioni. È disponibile in polvere o liquido (pronto per l’uso, ma più costoso). Il latte formulato va preparato di volta in volta; se il bambino non completa il pasto, il latte avanzato va buttato. Fino ai sei mesi è indicata la formula 1 o adattata; segue il latte di proseguimento o formula 2; in presenza di problematiche particolari (bambini prematuri, predisposizione atopica, problemi digestivi…), il pediatra consiglierà una formula speciale. LE BANCHE DEL LATTE UMANO DONATO Quando il latte della mamma non è disponibile, si può ricorrere all’Associazione italiana Banche del Latte umano donato (Aiblud), che svolge in tutta Italia attività di raccolta, controllo, selezione