Il corpo che cambia in gravidanza

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La gravidenza e i cambiamenti nel corpo della mamma

Si parla spesso di come il corpo di una donna si trasformi in gravidanza. Il seno, l’addome… ma ci sono anche cambiamenti inaspettati, che se non sei mai stata mamma possono dar vita ad ansie più che lecite. Cerchiamo di riassumerli qui, ma nessuna paura: tornerà tutto come prima. Ogni gravidanza è a sé anche per il modo in cui il corpo reagisce alle variazioni ormonali e fisiche. In generale, però, possono essere individuate alcune modificazioni fisiologiche principali. IPERPIGMENTAZIONE CUTANEA L’iperpigmentazione cutanea è una variazione della pelle molto frequente durante la gravidanza; si manifesta in zone che presentano già di per sé una colorazione più intensa (le areole mammarie, la regione genitale, quella periombelicale e le ascelle) ma anche sul viso, soprattutto nelle donne castane o brune. È per questo che si consiglia alle future mamme di non esporsi ai raggi solari diretti o per lo meno di utilizzare un fattore di protezione molto alto: le chiazze marroni che si formano vicino alla fronte, al labbro superiore e sulle guance si accentuano se esposte al sole e spesso non sono reversibili. Anche le cicatrici, le lentiggini e i nei potrebbero scurirsi durante la gestazione; pare però che questa non sia responsabile di un aumentato rischio di melanoma. SMAGLIATURE Sono uno degli ‘incubi’ delle donne incinte. Normalmente le smagliature, che sono cicatrici dovute alla rottura delle fibre elastiche della pelle, si localizzano a livello del seno, dei fianchi e dell’addome. In genere diventano più pronunciate dopo il sesto mese, sia perché alcuni fattori ormonali comportano la diminuzione dell’elasticità della pelle, sia perché l’aumento della circonferenza addominale e del peso facilita queste lacerazioni. Inizialmente si presentano con un color rosso violaceo, per poi schiarirsi e diventare bianche pur rimanendo comunque evidenti sulla cute. In commercio vengono proposte numerose creme antismagliature. L’olio di mandorla può essere un tentativo più economico di limitare l’inestetismo. APPARATO VASCOLARE Le modificazioni dell’apparato vascolare, dovute alla maggiore pressione del sangue, possono comportare: ■ formazione di angiomi stellari sulla pelle, con un nucleo centrale rosso vivo e ramificazioni a raggiera. Compaiono alla fine del primo trimestre per poi sparire dopo il parto; ■ eritema palmare, con un arrossamento a livello dei polpastrelli; ■ varici agli arti inferiori (molto diffuse, pare compaiano nel 40% delle gravidanze). Raramente portano a trombosi e tendono a regredire dopo il parto; ■ instabilità vasomotoria con alternanza di rossore e pallore sul viso; ■ aumento o diminuzione del sangue nelle gengive che diventano più scure (percettibile in particolare nel terzo trimestre). CAPELLI Durante la gravidanza, normalmente i capelli risultano più folti e più belli, crescono più rapidamente, la caduta rallenta. Questograzie alle modificazioni endocrine che caratterizzano il nostro organismo. Dopo il parto, però, tutto questo pare non essere mai esistito! Infatti, a causa della caduta repentina degli estrogeni, i capelli possono subire un diradamento fino a provocare una vera propria alopecia. Molto comune anche la formazione di capelli deboli totalmente antiestetici, a mo’ di peluria sul perimetro del viso. Ad alcune donne più sfortunate, nemmeno la gravidanza pare dare particolari benefici, anzi: i capelli diventano più grassi (si consiglia di non sfregare il cuoio capelluto durante il lavaggio, onde evitare di stimolare le ghiandole sebacee, e di usare preparati naturali) oppure totalmente secchi e sfibrati (utile ricorrere a balsami e maschere specifiche). In tutti i casi, le neomamme possono rincuorarsi: dopo circa 6-7 mesi dal parto tutto tornerà come prima. UNGHIE Anche per le unghie il discorso è soggettivo: molto spesso diventano fortissime, altre volte mostrano problemi di crescita e debolezza, con la presenza di solchi trasversali fino all’ipercheratosi subungueale, con l’inspessimento della cute sotto l’unghia. Un consiglio sempre valido è fare un impacco settimanale a base di olio di riso e succo di limone. Lo smalto non è da evitare, se si sopporta l’odore, ma sarebbero da preferire quelli senza formaldeide. VENE VARICOSE: CHE FARE? In gravidanza tendono ad aumentare per quattro motivi principali: ■ il feto nella pancia aumenta la pressione nelle vene; ■ l’utero in crescita blocca il flusso delle vene nell’inguine; ■ il nostro corpo reclama un aumento del pompaggio del sangue, che passerà ovviamente nei canali venosi; ■ l’ormone del progesterone allenta il tessuto connettivo facilitando il parto, ma facendo anche diventare le vene più sottili. Normalmente s’individuano con facilità: crampi notturni ai polpacci, malleolo ingrossato, gambe stanche, pesanti e gonfie, che formicolano o prudono. Prevenire è importante, evitando di stare troppo a lungo in piedi, indossando calze contenitive, facendo massaggi e nuotando.